Nel 2024, il regista Leonardo D’Agostini ha portato sul grande schermo “Una Storia Nera”, un thriller psicologico e drammatico tratto dall’omonimo romanzo di Antonella Lattanzi. Il film affronta con coraggio e sensibilità un tema attuale e complesso come la violenza domestica, esplorando le dinamiche familiari, il dolore della separazione e il senso di colpa che accompagna chi cerca di liberarsi da una relazione tossica. Con una narrazione tesa e ricca di colpi di scena, il film si pone come un’opera di grande impatto emotivo e sociale, capace di mantenere lo spettatore incollato allo schermo fino all’ultima scena.
Trama: Un Delitto che Sconvolge una Famiglia
La protagonista, Carla (interpretata da Laetitia Casta), è una donna che ha subito per vent’anni abusi e violenze da parte del marito Vito (Giordano De Plano). Dopo anni di sofferenze, Carla è riuscita a separarsi da lui, ricostruendo la sua vita insieme ai loro tre figli: Nicola (Andrea Carpenzano), Rosa e la piccola Mara. La loro nuova esistenza, però, è ancora segnata dalle ombre del passato, con Vito che non ha mai accettato completamente la separazione e continua a esercitare un controllo psicologico sulla famiglia.
Il giorno del compleanno di Mara, la bambina esprime il desiderio di avere il padre alla sua festa. Nonostante le tensioni e i timori, Carla acconsente, permettendo a Vito di partecipare ai festeggiamenti. Dopo la festa, però, accade l’impensabile: Vito scompare misteriosamente e viene ritrovato morto, accoltellato per due volte.
In preda alla disperazione e al senso di colpa, Carla confessa immediatamente l’omicidio, sostenendo di aver agito per legittima difesa durante un litigio scoppiato in casa. Tuttavia, le prove e il comportamento della donna insospettiscono gli inquirenti, che iniziano a ipotizzare che l’omicidio non sia stato un atto impulsivo, ma un piano premeditato. Inizia così un lungo e complesso processo in cui emergono nuove verità, segreti e bugie che metteranno alla prova la credibilità della protagonista e il suo rapporto con i figli.
La narrazione alterna presente e passato, portando lo spettatore dentro la vita di Carla prima e dopo la separazione, mostrando i segni lasciati dalla violenza domestica e il modo in cui il trauma ha inciso non solo su di lei, ma anche sui figli, in particolare su Nicola, il maggiore, che ha sviluppato un rapporto ambiguo e conflittuale con il padre.
Produzione: Dal Romanzo al Grande Schermo
“Una Storia Nera” nasce dall’adattamento cinematografico del romanzo di Antonella Lattanzi, che ha collaborato alla sceneggiatura insieme a Leonardo D’Agostini e Ludovica Rampoldi. Il libro, pubblicato nel 2017, aveva già ottenuto un grande successo per il suo ritratto crudo e realistico della violenza domestica, mostrando il confine sottile tra vittima e carnefice, tra amore e paura.
Le riprese del film si sono svolte principalmente a Roma, con ambientazioni che alternano quartieri residenziali e zone più degradate, contribuendo a creare un’atmosfera cupa e soffocante che riflette il dramma interiore della protagonista. La fotografia di Michele Paradisi utilizza toni freddi e ombre marcate per enfatizzare la tensione emotiva e la costante minaccia che incombe su Carla e i suoi figli. La colonna sonora, firmata da Ratchev & Carratello, alterna momenti di silenzio carichi di tensione a brani malinconici che sottolineano il dolore e il senso di oppressione vissuto dalla protagonista.
Il film è stato prodotto da Groenlandia, in collaborazione con Rai Cinema, e distribuito nelle sale italiane a partire dal 16 maggio 2024.
Le Interpretazioni: Laetitia Casta in un Ruolo Potente
Uno dei punti di forza di Una Storia Nera è la straordinaria interpretazione di Laetitia Casta, che regala un’interpretazione intensa e sfaccettata di Carla. La sua performance riesce a trasmettere la fragilità di una donna spezzata da anni di abusi, ma anche la sua forza nel tentativo di ricostruire la propria vita. Casta riesce a esprimere con grande realismo il conflitto interiore del suo personaggio, mostrando sia il terrore che la determinazione a proteggere i propri figli.
Anche Andrea Carpenzano brilla nel ruolo di Nicola, il figlio maggiore, un giovane diviso tra la lealtà verso la madre e il peso dell’eredità paterna. La sua interpretazione riesce a catturare il disagio e la rabbia repressa di un ragazzo cresciuto in un ambiente tossico, costretto a confrontarsi con il proprio passato mentre cerca di trovare il suo posto nel mondo.
Accoglienza: Un Film che Fa Riflettere
Al momento della sua uscita, Una Storia Nera ha generato un intenso dibattito tra il pubblico e la critica. Se da un lato il film è stato acclamato per la sua rappresentazione realistica della violenza domestica, dall’altro alcuni spettatori hanno trovato la narrazione disturbante e difficile da digerire, proprio per la crudezza con cui affronta il tema.
Su Rotten Tomatoes, il film ha ottenuto un punteggio del 78%, con critiche che ne hanno lodato la profondità psicologica e l’interpretazione dei protagonisti. Su Metacritic, ha registrato un punteggio medio di 72 su 100, indicando recensioni generalmente positive.
In Italia, il film ha avuto un buon successo al botteghino, incassando 2,5 milioni di euro nelle prime settimane di programmazione, un risultato solido per un film di genere drammatico.
Un Thriller Intenso e Sconvolgente
Una Storia Nera è molto più di un semplice thriller: è un film che scava nell’animo umano, mettendo in discussione le certezze dello spettatore e costringendolo a interrogarsi su tematiche difficili e attuali.
Con una regia solida, un cast straordinario e una narrazione che alterna momenti di tensione a riflessioni profonde, il film si conferma come una delle opere italiane più coraggiose e potenti dell’anno. Laetitia Casta e Andrea Carpenzano offrono interpretazioni memorabili, rendendo ancora più credibile e toccante una storia che parla di paura, dolore e del difficile cammino verso la libertà.
Chi cerca un film che sappia coniugare suspense, dramma e una forte componente sociale troverà in Una Storia Nera un’opera capace di lasciare il segno. Un film che non si limita a raccontare una vicenda di cronaca, ma invita a riflettere sulla società e sulla condizione delle vittime di violenza domestica, ponendo domande difficili a cui ognuno è chiamato a rispondere.