Arriva nelle sale italiane, dal 6 marzo con Notorious Pictures, “Il Nibbio”, il film che racconta la storia di Nicola Calipari, l’alto dirigente del SISMI che nel 2005 sacrificò la propria vita per salvare quella della giornalista del “manifesto” Giuliana Sgrena, rapita in Iraq. Un film che, a vent’anni di distanza dai tragici eventi, si concentra sull’umanità del protagonista, interpretato da Claudio Santamaria, più che sull’aspetto politico della vicenda. Un ritratto intimo e commovente di un uomo che ha messo la sacralità della vita al centro di tutto, nella sua vita privata e nel suo lavoro.
Nicola Calipari: un Uomo Normale con un Compito Straordinario
“Il Nibbio” non è un film di denuncia politica, né un’inchiesta sui fatti di Baghdad. È il racconto dei ventotto giorni che precedono la morte di Nicola Calipari, l’allora vicedirettore operativo del SISMI, responsabile delle operazioni in Iraq.
Un uomo che, come sottolinea Claudio Santamaria, “aveva messo al centro di tutto la sacralità della vita”. Un uomo che, forse pochi lo sanno, “aveva istituito un numero verde per le violenze agli omosessuali e aveva obbligato gli agenti a dare del lei agli immigrati in segno di rispetto”. Il film si concentra sull’aspetto umano di Calipari, sul suo “grande calore umano in famiglia e fuori”, come rivela Santamaria, che per interpretare il ruolo ha perso dodici chili: “Lui era più piccolo di me, ma io volevo che fosse poco prestante, nel senso di più umano”.
Il film si avvale di un cast di grande talento, tra cui spiccano Sonia Bergamasco, nel ruolo della giornalista Giuliana Sgrena, e Anna Ferzetti, che interpreta Rosa Calipari, la moglie di Nicola. Due donne forti, che hanno vissuto in prima persona la tragedia del 4 marzo 2005.
“Conoscevo Rosa Calipari da molto prima e ne apprezzavo la grande forza e la dignità”, racconta Sonia Bergamasco. “Era giusto raccontare finalmente questa storia e rappresentare più le persone che i personaggi”. Anna Ferzetti, bravissima nel rendere la dignità e la forza di Rosa, confessa: “Avevo il terrore di incontrarla ed è successo nel momento più sbagliato, il primo giorno di riprese. Lei però mi ha aperto il cuore e mi ha raccontato come con il marito ridesse sempre tanto”.
La Sceneggiatura di Sandro Petraglia: un Lavoro di Ricerca e di Empatia
La sceneggiatura del film è firmata da Sandro Petraglia, che ha affrontato la sfida di raccontare una storia così delicata e complessa. “Non esisteva una grande documentazione su Calipari”, confessa lo sceneggiatore. “Così ho letto ‘Il mese più lungo’, il libro di Gabriele Polo, ex direttore de Il manifesto, e poi quello della Sgrena, ‘Baghdad, i giorni del sequestro’, ma soprattutto per me è stato decisivo incontrare Rosa Calipari, condizione sine qua non per iniziare a lavorare”.
Petraglia sottolinea come l’aspetto ideologico sia secondario nel film: “Prevale l’aspetto intimo e non politico, sono entrato in questa storia in modo emotivo, lavorando su uno straordinario personaggio etico”. Un approccio che si riflette nella scelta di concentrarsi sui ventotto giorni precedenti la morte di Calipari, un periodo di attesa, di speranza e di angoscia, che il film restituisce con grande sensibilità.
Per la realizzazione del film, la produzione si è avvalsa del supporto di persone dei servizi segreti, che hanno fornito consulenza e supporto per la stesura dei dialoghi e per la ricostruzione degli eventi. Un segno dell’importanza e della delicatezza della storia raccontata. “Il Nibbio”, ancor prima di uscire in sala, ha già vinto il “Nastro della Legalità 2025”, attribuitogli dal Sindacato Giornalisti Cinematografici.
Un Film Necessario, per Non Dimenticare
“Il Nibbio” è un film necessario, che racconta una storia importante della storia italiana recente, una storia di coraggio, di dedizione e di sacrificio. Un film che, attraverso la figura di Nicola Calipari, ci ricorda l’importanza di valori come l’umanità, il rispetto per la vita e l’impegno civile. Un film che invita alla riflessione e che, soprattutto, ci ricorda che anche nelle situazioni più difficili e pericolose, è possibile scegliere di agire con coraggio e con umanità. Una coproduzione italo-belga Notorious Pictures con Rai Cinema e Tarantula (in collaborazione con Netflix e Alkon Communication Srl), che si preannuncia come uno degli eventi cinematografici più importanti della stagione.